Al Convento

Pietanze battute due volte sullo scontrino (abbiamo consumato 1 frittura) così come i coperti. Scegliamo dal pescato un tonnetto di peso limitato e ci ritroviamo nel piatto una ricciola enorme Cibo di buona qualità ma gestione DISONESTA … non ci torneremo più

Martedì 9 settembre a cena, ci sistemiamo all'esterno, tavolo comodo. Scegliamo di provare alcuni antipasti tra i quali: assaggio di alici e provola, di crocchette di tonno rosso ed 1 selezione di salumi di mare. Poi 3 spaghetti alla colatura di alici, 1 zito alla genovese di tonno ed 1 spaghetto alle vongole. Niente di particolarmente esaltante, anzi tutto abbastanza ordinario. Per non parlare dello spaghetto alla colatura di alici: assolutamente insufficiente per la qualità e per come viene portato a tavola. Quindi un fritto pescatore - discreto - e per concludere cannoncini alla crema e limoncello. Beviamo 2 bottiglie di fiano cilentano spendendo in 5 + una bambina 300€. Il prezzo ci sta, il personale è esperto e simpatico, il locale è bello, ma rispetto alle aspettative più di qualcosa non ci convince. Da ritestare assolutamente

La cucina è di ottimo livello e i piatti sono gustosi e ben presentati, così come la selezione dei vini. Trovo però che sia i piatti sia i vini abbiano prezzi piuttosto alti rispetto alla loro semplicità. Nel complesso, resta un’esperienza piacevole, ma con un rapporto qualità-prezzo da valutare.

Un’esperienza fantastica, locale immersa nella bellissima Cetara, personale gentilissimo, i piatti buonissimi e cura dei dettagli, e abbondanti.